Foresta Aokigahara
Localmente la foresta Aokigahara viene chiamata Jukai, ovvero “mare di alberi” per la fitta vegetazione che la caratterizza. La luce filtra appena tra gli alberi che sorgono su un suolo di lava vulcanica formatasi da un’eruzione del Monte Fuji di milioni di anni fa. L’oscurità, le grandi radici degli alberi ricoperte dal muschio e il terreno poroso in grado di assorbire il suono dei passi, accrescono il senso di isolamento e connotano la foresta di un’aria misteriosa e un po’ “maledetta” che nel tempo ha alimentato leggende e storie di fantasmi e ispirato serie tv, film e novelle.
La triste fama di Aokigahara
Secondo un racconto popolare, gli yurei, dei fantasmi, abiterebbero la foresta, una leggenda che trae spunto dal lato macabro di questo luogo: Aokigahara è tristemente nota come “la foresta dei suicidi” tra i giapponesi. Per questo all’entrata della foresta troverete dei cartelli, scritti sia in giapponese che in inglese, in cui si tenta di dissuadere le persone dal commettere un eventuale suicidio, sottolineando l’importanza e unicità della vita.
Al di là di questo aspetto, la foresta è un luogo naturale unico e la sua vicinanza al Monte Fuji e a Tokyo la rende una meta perfetta per una passeggiata da abbinare alla visita di famose grotte.
Le grotte
Nella parte occidentale della foresta ci sono grotte di lava molto interessanti da visitare e meta di tanti turisti e gruppi scolastici: si tratta della grotta del ghiaccio Narusawa, della grotta del vento Fugaku e della grotta dei pipistrelli Saiko Bat Cave.
Il trekking nella foresta
Per via del suolo e della densità di vegetazione, smarrirsi nella foresta è piuttosto facile, per questo vi consiglio di attenervi ai sentieri di trekking dedicati, che partono dai parcheggi delle grotte e dal Lago Sai. Uno dei più comodi e semplici da raggiungere è quello che parte dal parcheggio della grotta dei pipistrelli Saiko Bat Cave e permette di esplorare la foresta Aokigahara e al tempo stesso di raggiungere le altre grotte di lava e il Lago Sai. Proprio presso il centro informazioni delle grotte è possibile prenotare un tour guidato nella foresta. Il percorso dura circa un’ora e mezza e durante la passeggiata vedrete diverse segnaletiche e cartelli che danno informazioni sulle specie vegetali e animali di Aokigahara. Godetevi l’atmosfera suggestiva e il silenzio di questo luogo, passeggiando tra imponenti cipressi e conifere centenari le cui radici enormi restano visibili in superficie: poiché il suolo è di lava, infatti, le radici degli alberi non riescono a penetrare in profondità nel terreno.
Proseguendo nel sentiero troverete diverse deviazioni che portano alle grotte, ma restando sul cammino principale arriverete, come segnalato, alle rive del Lago Sai, da cui godersi una splendida vista del Monte Fuji. Da qui potete raggiungere la vicina area di parcheggio di Nenbahama, da cui parte l’autobus che riporta alla stazione di Kawaguchiko, la più vicina alla foresta.
La vita nella foresta
Un po’ per via della sua triste fama, un po’ per la sua conformazione particolare, Aokigahara è da sempre una foresta da cui l’uomo sta alla larga e questo ha contribuito a mantenere praticamente intatto e incontaminato il suo ecosistema. Qui si possono vedere piante e animali rari che abitano praticamente indisturbati nella foresta. Tra gli animali selvatici che chiamano Aokigahara “casa” ci sono talpe, cervi, scoiattoli, pipistrelli e anche orsi, perciò fate particolarmente attenzione. Se amate il birdwatching, nel bosco avrete modo di avvistare numerose specie di uccelli.
Come arrivare
Potete raggiungere la foresta Aokigahara in vari modi. Ci sono diversi tour guidati che vi accompagnano in autobus fino alla foresta e alle grotte, mentre se volete optare per i mezzi pubblici, prendete la linea ferroviaria Chuo Line fino a Takao e da qui proseguite sulla linea Takao-Shiojiri Line fino alla stazione di Otsuki. Un ultimo cambio è quello sulla linea Fujikyuko line fino alla stazione di Kawaguchiko, da cui servono altri 30-40 minuti in autobus o taxi fino alla foresta.
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Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).