Amuleti giapponesi
La cultura giapponese è un mix di tradizioni, convinzioni e stili di vita che in molti casi attingono dal mondo buddista e shintoista e scoprirne le varie sfumature è una delle parti più interessanti di un viaggio in Giappone. Tra gli oggetti più curiosi che attireranno la vostra attenzione ci sono gli amuleti giapponesi, che troverete in vendita presso le bancarelle di templi e santuari. I più comuni sono gli omamori, ma ci sono anche altri tipi di amuleti pensati per portare fortuna o volti alla realizzazione di un particolare desiderio.
Gli omamori
Gli omamori si presentano di piccola dimensione, fatti a mano e colorati, perfetti per essere portati nella borsetta, in tasca o appesi alle pareti di casa o al cellulare. Questi amuleti sono una forma di protezione, un talismano portafortuna, tant’è che il kanji centrale della parola “omamori” significa “guidare o proteggere”. Se vi fermate a curiosare presso le bancarelle di omamori, sarete meravigliati di fronte alla grande varietà di amuleti disponibili, uno per ogni “campo della vita”: trovare l’anima gemella, avere successo al lavoro o negli studi, proteggere la casa, mantenere un buono stato di salute o guarire da malattie e tanto altro ancora. Che si creda o meno alla loro efficacia, gli omamori sono un oggetto molto popolare e si prestano ad essere un simpatico souvenir per amici o persone a voi care che devono affrontare una particolare sfida, si trovano in un momento di difficoltà o semplicemente come augurio per realizzare un sogno.
Ma come sono nati gli omamori e quali sono le tipologie maggiormente diffuse? Scopriamolo insieme.
Origine e caratteristiche degli omamori
Gli omamori nascono all’interno delle religioni buddista e shintoista come iniziativa dei monaci, i quali hanno iniziato a realizzare questi piccoli oggetti sacri in cui si concentrerebbe il potere di un kami (il dio della religione shintoista) o del Buddha. Inizialmente il principale scopo degli omamori era quello di proteggere il possessore dal vivere brutte esperienze e tenere alla larga gli spiriti maligni e fu pensato come un modo per motivare maggiormente i fedeli a seguire la religione notando gli effetti positivi di questi piccoli amuleti. Se in origine esisteva un solo tipo di omamori, in seguito si sono cominciati a sviluppare centinaia di talismani differenti e colorati, tutti fatti a mano, ciascuno dedicato ad un particolare ambito dell’esistenza. Sebbene il “potere” contenuto negli amuleti abbia diverse origini, esistono delle similitudini tra omamori shintoisti e buddisti: entrambi contengono all’interno una piccola preghiera, sono rivestiti da un tessuto in seta, presentano una cordicella delicata che è utile per appenderli in casa o agganciarli al cellulare e infine riportano entrambi il nome del tempio o santuario in cui sono venduti.
Manuale d’uso degli omamori
Una volta acquistato il vostro omamori tenete a mente alcune regole fondamentali per far sì che sia efficace: la prima è quella di non aprire mai gli omamori, altrimenti il “potere” verrebbe rilasciato e perdereste la benedizione contenuta al suo interno.
Gli omamori inoltre non vanno conservati in un posto sicuro in modo che non si danneggino, al contrario, teneteli pure agganciati esternamente alla borsa o al cellulare, poiché in realtà vedere il vostro amuleto un po’ consumato è un buon segno in quanto significa che ha “sofferto” al posto vostro e quindi ha compiuto la sua missione.
Infine tenete a mente che ogni omamori ha la propria data di scadenza, generalmente un anno dopo l’acquisto o una volta che il “desiderio si è avverato” e l’amuleto ha terminato la sua missione. Quando questo avviene l’omamori va riconsegnato al santuario o al tempio in cui è stato acquistato, dove si provvederà a bruciarlo insieme ad altri, per fare “spazio” ad un nuovo omamori.
Acquistare un omamori: le varie tipologie
Acquistare un omamori è la parte più divertente e una vera e propria avventura in quanto ne troverete davvero tantissimi tipi e ogni tempio e santuario ha un proprio amuleto “tradizionale” con una serie di caratteristiche tipiche di quel luogo sacro, quindi avrete modo di scovare sempre degli omamori originali. Tuttavia ci sono alcuni omamori “standard” che vedrete molto spesso e qui di seguito ve ne segnalo alcuni:
Omamori del successo (katsumori)
È probabilmente uno dei più ambiti e ricercati: l’omamori del successo lo si trova in tutti i templi e santuari. Il suo scopo è quello di far sì che le energie del possessore vengano incanalate per raggiungere un singolo obiettivo che può riguardare diversi ambiti, dal lavoro allo studio e l’amore. Spesso in questo amuleto è raffigurata l’immagine di una freccia, un simbolo che nella religione shintoista rappresenta il voler prendere la mira per centrare un obiettivo. Si consiglia di acquistare un omamori per ogni desiderio che si vuole realizzare, in modo da massimizzarne l’efficacia.
Omamori per gli spiriti cattivi (yakuyoke)
L’omamori che tiene alla larga gli spiriti maligni è un altro amuleto molto ricercato e spesso si accompagna all’omamori del successo, in quanto entrambi aiutano il possessore a raggiungere i propri obiettivi ma in maniera differente. Questo omamori, infatti, ha il compito di proteggere da eventuali malattie o eventi sfortunati che potrebbero impedire o interferire con la realizzazione di un desiderio.
Omamori dei soldi (shoubaihanjou)
In linea con il suo scopo, questo amuleto si presenta con la forma di un portafoglio di colore giallo che simboleggia l’oro e, quindi, i soldi. Vi capiterà di vederlo appeso alle valigette 24 ore degli impiegati e degli uomini d’affari, tra i quali questo è il talismano più ambito. La funzione dell’omamori dei soldi è molto vaga e ampia: può aiutare ad incrementare il proprio conto in banca, a ricevere un’eredità, a vincere al gioco o a concludere ottimi affari. In alcuni santuari, in particolare nei quartieri finanziari delle grandi metropoli, se ne trovano anche di più specifici, alcuni dedicati ad esempio alla fortuna negli investimenti, altri negli affari di lavoro e così via.
Omamori degli studenti (gakugyou-jouju)
L’amuleto degli studenti lo vedrete spesso oscillare dagli zainetti e dai portachiavi di tanti giovani ed è un oggetto che li accompagna durante tutta la carriera scolastica. Non è un omamori pensato per passare degli esami, ne esistono di più specifici in questo senso, ma è semplicemente una forma di incoraggiamento negli studi. Il Santuario Yushima, fondato da un famoso studente del passato, è il miglior luogo per acquistare questo amuleto e tra febbraio e marzo lo troverete sempre affollato con tanti giovani in procinto di iniziare l’anno scolastico.
Omamori per la sicurezza stradale (koutsuanzen)
È l’amuleto preferito da tassisti e conducenti di autobus e treni giapponesi e in molti attribuiscono proprio a questo omamori il basso numero di incidenti sulle strade trafficate del Giappone. Alcuni amano personalizzarlo, inserendo il riferimento della targa, della linea o tratta di autobus o del treno. Ma non è solo chi guida per professione ad affidarsi all’omamori: ci sono anche pendolari che usano ogni giorno la propria auto o i mezzi e giovani che studiano per ottenere la patente.
Omamori dell’amore (enmusubi)
L’amore è uno dei temi più gettonati e comuni tra chi intende acquistare un omamori e in questo caso se ne possono trovare di tanti tipi, pensati per ogni “necessità”. C’è chi ad esempio è in cerca dell’anima gemella, ma anche coppie sposate e non che vogliono rafforzare il loro legame: per chi sta insieme da poco tempo ci sono bellissimi omamori venduti in coppia nei colori del rosa e del blu, mentre per i coniugi, per i quali i numeri pari sono considerati poco fortunati, esiste un amuleto unico, che solitamente riporta l’immagine di una gru o di un fiore. A questi si aggiungono anche amuleti che raffigurano l’amore per un figlio e per la famiglia.
Altri omamori
Oltre a quelli più famosi citati in precedenza, di omamori ce ne sono tanti altri, quindi non vi resta che scoprirli di persona e scegliere più adatto ai vostri desideri. Se tutto ciò che cercate è un pizzico di fortuna ci sono anche semplici amuleti portafortuna che rappresentano una scelta perfetta in ogni situazione e sono un’ottima idea regalo, così come l’omamori della felicità, che spesso viene trascurato in favore di altri amuleti ma che invece si rivela utile anche solo per ricordarsi ciò che alla fine conta nella vita: essere felici.
Alcuni omamori sono molto rari e curiosi, come quelli legati alla bellezza, alla protezione degli animali domestici o di chi viaggia in aereo e persino uno dedicato al mondo dell’informatica pensato per sconfiggere, con l’aiuto divino, problemi al computer. Un amuleto molto raro è quello venduto solo al santuario Yushima il 25 gennaio di ogni anno: è un omamori artigianale in legno che raffigura un uccellino e si dice che permetta di comprendere i propri errori e aiuti a trovare la giusta strada.
Alcuni santuari, come il Meiji Jingu, il Jindaiji e lo Yushima offrono anche amuleti portafortuna personalizzati con i segni zodiacali, che risultano ancora più efficaci se acquistati nel mese di nascita.
Altri portafortuna
Gli omamori non sono gli unici oggetti portafortuna o strumenti usati per esprimere un desiderio che troverete in Giappone. Tra i più famosi che vi capiterà di vedere durante un viaggio nella Terra del Sol Levante ci sono:
Ema
Un’alternativa ai tradizionali omamori sono gli ema, delle piccole targhette in legno su cui si scrivono delle preghiere per poi appenderle in punti dedicati nei santuari. In alcuni santuari, come il Santuario Nezu, li potete trovare dipinti con i segni zodiacali o con dei fiori associati ai vari mesi dell’anno: oltre che essere un portafortuna, gli ema sono particolarmente belli da regalare e come articolo decorativo per la casa.
Maneki Neko
Il Maneki Neko è il “gatto portafortuna” che vedrete anche nelle vetrine o sui banconi di tante attività commerciali, ma è prima di tutto un amuleto shintoista: viene chiamato anche “gatto che dà il benvenuto” per via della sua zampa alzata in segno di saluti. Tradizionalmente la scultura è fatta in porcellana e ceramica e dipinta di bianco e rosso, ma oggi ne esistono tante varianti e una particolarità da notare è la zampa alzata: se è la destra, è un buon auspicio per la salute e la famiglia, mentre la sinistra propizia gli affari e il successo economico.
Daruma
Le bambole Daruma sono un altro amuleto che troverete nei luoghi sacri, in particolare nei templi del Buddismo Zen in quanto raffigurano Bodhidharma, il monaco fondatore di questa scuola. Hanno una forma arrotondata, con il corpo rosso e il volto bianco che viene dipinto in maniera diversa a seconda dell’artista ma con un elemento comune: gli occhi sono “vuoti”. La tradizione vuole che un occhio venga dipinto da chi li acquista, per poi esprimere un desiderio: quando questo si realizza, va dipinto anche il secondo occhio.
Omikuji
Gli omikuji sono delle striscioline di carta che contengono una profezia e si acquistano nei santuari e nei templi in cambio di una piccola donazione. Se la profezia è positiva, la potete portare con voi come ricordo, mentre se è negativa si usa lasciarla al luogo sacro, appendendola in punti dedicati per lasciarsi la mala sorte alle spalle!
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Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).